Ue, Moscovici all’Italia: “Se aumenta il debito, diminuiscono i servizi”

di Redazione

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Ue, Moscovici all’Italia: “Se aumenta il debito, diminuiscono i servizi”

| venerdì 28 Settembre 2018 - 14:33

Se gli italiani continuano a indebitarsi, cosa succede? Il tasso di interesse aumenta, il servizio del debito diventa maggiore. Gli italiani non devono sbagliarsi: ogni euro in più per il debito è un euro in meno per le autostrade, per la scuola, per la giustizia sociale”. È questo l’ultimo attacco del commissario agli affari economici Pierre Moscovici ospite della tv francese Bfm.

Moscovici però apre a Roma: “Voglio continuare il dialogo con le autorità italiane, dicendo che rispettare le regole non è per noi, ma è per loro, perché quando un paese si indebita, si impoverisce. Quando siamo indebitati siamo inchiodati, non possiamo agire. Fare rilancio economico quando uno è indebitato si ritorce sempre contro chi lo fa, ed è sempre il popolo che paga alla fine”. Per il commissario “possiamo fare misure sociali e ridurre il deficit, ma facendo delle scelte”. 

Moscovici avvisa gli italiani: “Diminuire il debito”

“È verosimile che il deficit strutturale dell’Italia aumenterà, e dopo aver valutato la manovra abbiamo diverse risposte – continua – Ma la mia riflessione di stamattina è semplice: non abbiamo interesse a una crisi tra la Commissione e l’Italia. Delle sanzioni sono teoricamente possibili, è previsto dai trattati ma io non sono nello spirito da sanzioni, non lo sono mai stato”, ha continuato parlando a proposito dell’Italia.

Insomma, bastone e carota sembra essere la linea seguita dal Commissario nei confronti dell’Italia: “Farò in modo, nel mio dialogo con le autorità italiane, che l’Italia resti nello spirito comune. Le regole vanno rispettate, e queste regole non sono stupide: se il debito sale creiamo una situazione instabile. Ci sono delle procedure: il 15 ottobre il bilancio italiano arriva nel mio ufficio, e in quel momento i miei servizi lo valuteranno. Poi abbiamo diverse risposte: la prima, diamo l’ok; la seconda, cominciamo uno scambio con il Governo e gli diciamo che non va, che bisogna fare delle correzioni, che bisogna rispettare le regole; terza risposta, diciamo che non va per niente bene e respingiamo questo bilancio. E’ una possibilità che esiste nei nostri testi, e che non si è mai verificata finora”, ha detto Moscovici. 

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