Manovra, Juncker: “L’Ue non può accettare la deviazione dell’Italia”

di Redazione

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Manovra, Juncker: “L’Ue non può accettare la deviazione dell’Italia”

| martedì 16 Ottobre 2018 - 10:47

Bruxelles non può accettare che l’Italia di discosti dalle regole, come proposto nella Manovra presentata dal Cdm. Il presidente delle Commissione Ue, Jean-Claude Juncker spiega: “Se dessimo l’ok allo sforamento del rapporto deficit/Pil previsto dalla Manovra, alcuni Paesi ci coprirebbero di ingiurie e ci accuserebbero di essere troppo flessibili con Roma“, e aggiunge: “Non abbiamo pregiudizi, ne discuteremo con l’Italia”.

Presto un colloquio telefonico tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e Juncker, che precisa: “La dinamica della finanza pubblica italiana mi dà molte preoccupazioni ma non abbiamo pregiudizi: ne discuteremo con l’Italia come facciamo con tutti gli altri Paesi“.

In merito ai contenuti della Manovra, Juncker dice di “non avere commenti da fare” ma di guardare “ai risultati in termini di bilancio e saldo”. L’obiettivo è quello di “rispettare gli impegni presi – aggiunge il presidente -. Se dicessimo che siamo contro questa o quella misura ci attaccherebbero. Giudicheremo senza entrare nei contenuti”.

L’Europa non vuole perdere l’Italia. Il presidente della Commissione europea ha risposto con un fermo “no” a chi gli ha chiesto se pensa che l’Europa potrebbe sopravvivere senza l’Italia. “L’Europa ha bisogno dell’Italia e l’Italia dell’Europa”, ha precisato Juncker, aggiungendo che recenti sondaggi hanno confermato la volontà della maggiroanza degli italiani di rimanere nell’Eurozona.

Intanto il Governo italiano ha mandato a Bruxelles le tabelle sugli obiettivi di uscita ed entrata del Draft Budgetary Plan dopo l’approvazione della legge di bilancio e dei due decreti collegati. In base a quanto si evince dai dati, la pressione fiscale, nel 2018, si attesterà al 41,8% del Pil, rimanendo tale nel 2019, dopo la Manovra. Secondo dati Istat, nel 2017 la pressione fiscale si è attestata al 42,2%.

Manovra, Conte: “Dialogo con l’Ue ma basta austerity”

L’austerity non è più percorribile. L’Italia è fondatore Ue e contributore netto: forte di questa posizione andiamo a Bruxelles con una Manovra economica di cui siamo orgogliosi e su cui vogliamo dialogare senza pregiudizi”. Sono queste le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante le comunicazioni in Senato in vista del prossimo Consiglio europeo, che si terrà il 18 ottobre.

Giuseppe Conte sottolinea come le misure proposte nella Manovra saranno un incentivo alla crescita dell’Italia, anche in rapporto al resto dell’Europa. “È fondamentale per il nostro Paese – spiega il premier – ridurre il gap di crescita con l’Ue orientando la spesa verso equilibrio e stabilità”. E ancora: “Le misure al centro della Manovra su cui il governo è impegnato e che avrà modo di illustrare anche alle istituzioni Ue, sono per favorire la crescita, l’occupazione e a contrastare la povertà nel segno della stabilità sociale”.

“Il governo tutto – ricorda il presidente del Consiglio – sta lavorando con consapevolezza e senza sosta all’architrave della manovra che sono gli investimenti, ossia la componente che è mancata maggiormente negli ultimi anni determinando un ritardo nella crescita rispetta alla media Ue”. Per il rilancio degli investimenti, l’esecutivo si impegnerà su “tre fronti: risorse, semplificazione e potenziamento delle competenze del sistema Paese”.

Una nuovo approccio all’Unione Europea. In riferimento al prossimo Consiglio Ue infatti il premier sottolinea “l’urgenza di un cambio di passo dell’Unione europea, che deve sempre più proiettarsi verso le esigenze della società civile”.

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