“Confide”, i messaggi si autodistruggono | Così gli amanti staranno tranquilli

di Alessandro Amato

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“Confide”, i messaggi si autodistruggono | Così gli amanti staranno tranquilli

| lunedì 13 Gennaio 2014 - 09:06

“No speriamo che non apra quel messaggio”. Con questo pensiero sono stati, negli anni, in molti ad avere per qualche momento un brivido freddo lungo la schiena, ma adesso tutto questo potrebbe finire. Di Snapchat e del suo uso nel mondo dei teenager si è già detto molto, ma l’appeal dell’applicazione non sembra avere effetto sugli adulti. E per scambiare dati senza lasciare traccia arriva Confide, scaricabile in modo gratuito dall’Appstore di Apple.

La nuova applicazione è stata pensata dall’ex dirigente di AOL e cofondatore di Patch, Jon Brod, e dal Ceo di Yext, Howard Lerman. I destinatari dell’applicazione sono professionisti che cercano un modo di scambiare informazioni strettamente confidenziali in grado di cancellarsi una volta letti. “I rapporti di lavoro richiedono strumenti per assicurare un clima di fiducia – spiega Brod – Abbiamo voluto portare online il modello dell’incontro informale dovie si parla di problemi di un dipendente o di delicate questioni legali davanti ad una tazza di caffé”.

Un sistema per niente complicato quello che rende Confide uno strumento “affidabile”. Innanzi tutto è necessario iscriversi al servizio e poi, come tutti i servizi di messaggistica istantanea, basterà iniziare a inviare e ricevere messaggi di testo. Per potere  leggere i messaggi in arrivo è necessario scorrere con le dita sullo schermo dove si trovano le parole per far apparire le parole. La funzione è stata adottata per inibire la possibilità di effettuare degli screen shot e salvare i messaggi. Il nuovo servizio, inoltre, prevede un messaggio di avviso per l’avvenuta conferma di lettura.

Ma i vantaggi offerti da Confide non finiscono qui. Il sistema di crittografia end-to-end permette al destinatario di decifrare il messaggio sul suo dispositivo, ma sui server del’azienda non rimarrà traccia. Howard Lerman, infatti, ha spiegato che “Non abbiamo la tecnologia per leggere il contenuto di quanto inviato”. La prima modalità di diffusione del servizio, secondo Brod e Lerman, sarà il passaparola, in seguito l’obiettivo da raggiungere è quello di arrivare a professionisti e società che possano usare il sistema per permettere l’avviamento della seconda fase di sviluppo del software. 

 

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