Crocetta difende i manager: “Nessun cerchio magico, buona politica” | Agli alleati: “Nomi per la giunta subito o governo del presidente” /VD

di Manlio Viola

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Crocetta difende i manager: “Nessun cerchio magico, buona politica” | Agli alleati: “Nomi per la giunta subito o governo del presidente” /VD

| martedì 01 Aprile 2014 - 13:39

“Non c’è nessun cerchio magico, la giunta si è limitata a fare buone scelte. Abbiamo fatto la rivoluzione in Sanità a costo di farci tanti nemici, schierandoci contro i poteri forti”. Rosario Crocetta arriva insolitamente puntuale alla conferenza stampa convocata per commentare la nomina dei manager effettuata dalla giunta di governo ieri sera in gran fretta. Accanto a lui, sin dall’inizio, l’assessore al ramo, Lucia Borsellino, ed uno degli assessori dato per uscente, la piddina Mariella Lo Bello. In sala il Drs Marco Forzese che per un posto in giunta si batte da tempo senza appoggio, neanche dal suo stesso partito.

“Cosa c’entrano i manager con il rimpasto nella giunta – dice Crocetta a chi gli chiede cosa succederà adesso nel rapporto con i partiti – il rimpasto è una cosa, i manager un’altra. Ho sempre detto sin da un anno fa che non avrei accettato indicazioni dei partiti su queste scelte. Lo avevo detto in tempi non sospetti e lo ribadisco anche oggi con i fatti”.

“Il tema del rimpasto è un’altra cosa – continua il presidente della Regione – ma certo non può continuare all’infinito. Ho chiesto ai partiti di dare le loro indicazioni ma questa vicenda dei manager dimostra, invece, che avevo scelto bene già un anno fa gli assessori”.

Alla conferenza arrivano, poi, altri assessori: Michela Stancheris, Ester Bonafede, Dario Cartabellotta. Crocetta continua: “Ieri sera c’erano dieci assessori in giunta. Sono persone serie che sono stati fedeli non al presidente della Regione ma ai siciliani senza rispondere alle logiche dei partiti. Sono molto deluso, invece, da Patrizia Valenti che telefonava agli altri assessori per dire di non andare perché questa era l’indicazione del partito da Roma”.

“La Valenti ha già dimenticato – ricorda Crocetta – quanto successo un anno fa quando lei doveva entrare in giunta e nacque la polemica su una sua pendenza giudiziaria. La difesi a spada tratta perché quella vicenda non poteva essere ostativa della nomina ad assessore. Oggi mi ripaga così, dimostrandosi eterodiretta da altri”.

>LEGGI LA REPLICA DELL’ASSESSORE

“Non ho scelto persone mie come si vuole fare credere. Un esempio è Ida Grossi. Non la conosco nemmeno. L’abbiamo scelta sulla base di un ottimo curriculum. Lavora a Genova dove dirige l’azienda sanitaria locale e ora diventerà direttore della nostra Asp di Caltanissetta. Sono stati scelti i migliori non i più amici e ringrazio l’assessore Borsellino ed il suo staff per il coraggio dimostrato e il lavoro svolto”.

“È importante anche la risposta che ha dato la giunta con dieci assessori responsabili che hanno fatto il loro lavoro pur nell’incertezza della loro posizione. Si tratta di assessori che domani potrebbero non essere più in carica”.

“La verità – dice Crocetta parlando di politica – è che devo sempre avere problemi con il Pd, il mio partito. Ci sono due note di natura diversa della segreteria regionale e della segreteria nazionale. Il mio metodo è sempre stato quello di Renzi e Faraone e vado avanti. La politica deve capire che c’è un momento in cui si deve fermare”.

“Io sono stato processato dalla Commissione di garanzia del mio partito. Io e Lumia per motivi e procedure diverse. io addirittura in base ad un esposto di un non iscritto al partito”.

Come sempre, poi, spazia su altri argomenti come rifiuti, acqua ed eolico: “Basta con l’eolico, abbiamo invaso la Sicilia con gli affari di Matteo Messina Denaro e dobbiamo dirlo con forza: solo alcuni dei suoi soci sono stati arrestati e ribadisco solo alcuni. Basta all’eolico, dunque, e basta alle discariche private”.

Prende poi la parola l’assessore alla Salute, Lucia Borsellino: “In un dibattito parlamentare siamo stati accusati di eccesso di trasparenza – dice l’assessore – se è questo che viene imputato al governo, ben vengano queste critiche. Ci siamo orientati verso profili del tutto nuovi ma con esperienza di sanità pubblica ma abbiamo voluto anche premiare chi ha fatto bene da commissario a Trapani, Siracusa, Palermo e all’ospedale Garibaldi di Catania. Noi confidiamo che in questa fase il servizio sanitario regionale possa essere rilanciato an che da idee nuovi da professionisti che hanno maturato esperienza in questo come in altri territori”.

“Ai manager faremo contratti nuovi – aggiunge la Borsellino – che prevedono nuovi elementi di valutazione che non siano solo il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio ma anche la qualità dei servizi erogati dalle strutture inserendo pena di decadenza dall’incarico con rescissione unilaterale del contratto a fronte di servizi carenti”.

Manca però ancora il manager dell’Istituto zooprofilattico. “Lì è necessario un profondo cambiamento – dice Crocetta – sono rimasto sconvolto nell’apprendere che da una indagine sulla mafia di Gela è emerso che controllava anche i macelli e imponeva carni scadute ai supermercati. Dunque esiste una sorta di omesso controllo che non è accettabile. Dobbiamo tutelare la salute dei siciliani mentre facciamo la lotta alla mafia”.

“Non escludiamo il commissariamento dell’Izs – aggiunge l’assessore Borsellino – al momento non potevamo nominare un manager”.

Poi Crocetta difende la giunta uscente e torna ad attaccare la Valenti: “Io mi auguro che tutti gli assessori rimangano in giunta, sono certo che questi assessori hanno svolto con dignità il loro ruolo e non so se ci sarà mai più una giunta così in Sicilia, capace di avere questa autonomia. La Valenti, invece, tragga le conseguenze del suo comportamento”.

Dopo la conferenza stampa, molte le polemiche e le critiche che hanno travolto il governatore, soprattutto da parte degli alleati, che, oltre ad aver mal digerito le nomine dei manager della sanità, non hanno accettato l’idea di un governo del presidente. Crocetta ha tuttavia smentito di aver preannunciato un governo composto da suoi uomini, sostenendo di aver semplicemente chiesto l’accelerazione della discussione e che qualcuno ha male interpretato le dichiarazioni fatte oggi in conferenza stampa.

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