Verso la convalida dell’arresto di Dell’Utri | Il suo avvocato: “Non stava fuggendo”

di Redazione

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Verso la convalida dell’arresto di Dell’Utri | Il suo avvocato: “Non stava fuggendo”

| domenica 13 Aprile 2014 - 13:41

Quella di Marcello Dell’Utri non era una fuga. Lo ha ribadito l’ex senatore del Pdl ricercato internazionale nel fine settimana, poi arrestato a Beirut, in Libano, e lo sostiene anche il suo avvocato. “È un’offesa all’intelligenza ed è contrario alla logica più elementare ritenere che Marcello Dell’Utri abbia deciso di sottrarsi alla giustizia italiana fuggendo in un paese straniero dove ha usato il proprio passaporto, la propria carta di credito e il proprio cellulare e dove si è registrato in albergo con il proprio nome”, dice all’Ansa l’avvocatore Giuseppe Di Peri.

“Chi vuole fuggire – aggiunge l’avvocato – non sceglie certo uno stato che ha un trattato di estradizione con l’Italia. Tutto ciò – conclude Di Peri.  dimostra in modo inconfutabile che non si è trattato affatto di un pianificato tentativo di fuga“. Marcello Dell’Utri adesso si presenterà domattina molto presto di fronte al magistrato libanese a Beirut nell’udienza preliminare per la convalida del suo arresto.

L’ex senatore dichiarato latitante non si muoverà per tutta la giornata di oggi dalla camera di sicurezza dove è rinchiuso da ieri mattina nel quartier generale della polizia libanese a Beirut. “In questa cella – precisano le fonti – Dell’Utri ha passato la notte scorsa in modo tranquillo e senza alcun problema, e passerà anche questa notte in attesa domattina presto di recarsi al tribunale per l’udienza che convaliderà il suo arresto”.

Secondo una fonte che vuole rimanere anonima, Dell’Utri “non si aspettava di essere fermato” la notte tra venerdì e sabato scorsi nell’albergo Phoenicia di Beirut. “Non c’è stata nessuna irruzione né si è trattato di un’operazione speciale” ha detto la fonte “Ci siamo presentati al banco dell’albergo, chiedendo di salire in camera del ricercato italiano. Abbiamo bussato alla porta della camera, una delle camere ordinarie dell’albergo, ci ha aperto e fatto entrare senza opporre resistenza”. La fonte ha aggiunto che Dell’Utri “non si aspettava di essere fermato” ma che era “tranquillo”, e che “ci ha seguito al commissariato. Non era arrabbiato, né triste – ha concluso la fonte – era molto tranquillo”.

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