Brasile 2014, ultimi ritocchi per gli azzurri poi via ai Mondiali

di Stefania Brusca

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Brasile 2014, ultimi ritocchi per gli azzurri poi via ai Mondiali

| lunedì 09 Giugno 2014 - 20:06

I duelli per un posto in nazionale esistono da sempre. Negli anni ’70 c’era il binomio Rivera-Mazzola, negli anni ’90 la sfida era tra Carnevale e Schillaci. Ora a contendersi la maglia da titolare sono Mario Balotelli e Ciro Immobile. Forte ma imprevedibile il primo, bomber del momento il secondo. Nonostante le quotazioni alte e la fiducia risposta da sempre dal ct Prandelli nell’attaccante rossonero la performance di Immobile e la tripletta contro il Fluminense hanno fatto vacillare le certezze del tecnico azzurro.

Oltre al duello tra i due a tenere Prandelli sui carboni ardenti le carenze della difesa emerse nell’ultima amichevole prima dei match mondiali in Brasile. Per il tecnico, che oggi ha analizzato l’ultima gara della nazionale  in conferenza stampa, i tre gol del Fluminense sono nati da “errori individuali. La partita serviva ad aumentare il minutaggio, verificare certi giocatori in certi ruoli, trovare continuità e mi sembra che per un’ora la squadra abbia mantenuto questi presupposti. Poi nell’ultima mezzora ci sono stati dieci cambi e non era facile trovare subito il ritmo”.

Tornando alla staffetta Balotelli-Immobile: “Quando siamo partiti ho detto che abbiamo 23 giocatori che devono considerarsi 23 titolari. Quindi non ci sono novità: sceglieremo in base a come far giocare la squadra, agli aspetti fisici e psicologici, sono tutti titolari papabili, tutti delle risorse, tutti tifosi dei propri compagni. Qualunque scelta farò sarà condivisa da parte di tutti. Prendete Schillaci, nel ’90 era considerato la quinta punta e poi è stato capocannoniere. Oppure Grosso nel 2006, non era titolare, è stato proposto ed è diventato protagonista. Nessuno deve pensare di essere solo un’alternativa”.

Ha forti dubbi Prandelli sul fatto che Immobile possa giocare insieme a Balotelli: “Tutto è possibile ma tendenzialmente schierare due punte centrali con dei giocatori di qualità in mezzo al campo diventa una scelta forzata. Bisognerebbe allargare i quattro centrocampisti. Però, ripeto, tutto è possibile”.

Immobile resta quindi un’alternativa all’attaccante rossonero? “Siamo partiti con mille critiche ma è una nazionale che ha un’idea di futuro, ci sono quattro, cinque, sei giocatori giovani, speriamo sia un Mondiale fantastico, sarebbe una garanzia”.

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