Fisco, firmato l’accordo col Principato di Monaco | Montecarlo non sarà più un “paradiso fiscale”

di Redazione

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Fisco, firmato l’accordo col Principato di Monaco | Montecarlo non sarà più un “paradiso fiscale”

| lunedì 02 Marzo 2015 - 15:49

E’ stato firmato oggi, a Monaco, l’Accordo in materia di scambio di informazioni ai fini fiscali tra l’Italia ed il Principato di Monaco che, analogamente a quanto già avvenuto con la Svizzera ed il Liechtenstein, pone fine al segreto bancario nello Stato estero.

E’ stato firmato anche un Protocollo in materia di “richieste di gruppo”. L’accordo consentirà di sviluppare la cooperazione amministrativa tra i due Paesi e quindi di rafforzare il contrasto all’evasione fiscale transnazionale.
Firmatari dell’Accordo per l’Italia, l’Ambasciatore d’Italia nel Principato di Monaco, Antonio Morabito e per Monaco, il Ministro per gli Affari Esteri e della Cooperazione Gilles Tonelli.

L’Accordo è basato sul modello Ocse di Tax information exchange agreement e consente lo scambio di informazioni su richiesta. Lo Stato a cui sono richieste le informazioni non può rifiutarsi di fornire allo Stato richiedente la collaborazione amministrativa per mancanza di interesse ai propri fini fiscali, né opporre il segreto bancario.

Le intese si applicheranno dopo la ratifica da parte dei Parlamenti dei rispettivi Paesi, e potrà riguardare elementi in essere alla data della sottoscrizione dell’Accordo.

Con la firma, anche il Principato entra nella white list dei Paesi che effettuano lo scambio di informazioni con l’Italia e esce dalla black list dei cosiddetti ‘Paradisi fiscali’, circostanza che consentirà ai cittadini italiani che detengono in maniera illegale patrimoni o attività a Monaco di accedere alla procedura di regolarizzazione alle condizioni più favorevoli previste dalla legge con il pagamento per intero delle imposte dovute e sanzioni ridotte.

Insieme all’Accordo e al Protocollo è stata firmata anche una Dichiarazione congiunta di carattere politico con la quale i due Paesi confermano il reciproco impegno ad applicare lo scambio automatico di informazioni sulla base dello standard globale Ocse, nel rispetto della tempistica concordata a livello internazionale.

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