Tunisi, licenziati i vertici della sicurezza | Cadono le prime teste dopo l’attentato al Bardo

di Redazione

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Tunisi, licenziati i vertici della sicurezza | Cadono le prime teste dopo l’attentato al Bardo

| lunedì 23 Marzo 2015 - 13:13

Qualcosa non ha funzionato nei livelli di sicurezza del Museo del Bardo a Tunisi il giorno dell’attentato in cui sono morti 23 turisti stranieri. E cominciano così a cadere le prime teste.

Si tratta in particolare del capo del distretto della sicurezza di Tunisi, del direttore dell’amministrazione delle unità di polizia della circolazione stradale, del direttore della Sicurezza turistica, del capo del distretto di sicurezza, del capo della brigata dei servizi, del capo del posto di polizia del Bardo e del distretto di sicurezza di Sidi Bachir.

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L’incaricato alla comunicazione della presidenza del Consiglio, Mofdi Mseddi ha quindi specificato che sono già state effettuate nuove nomine per rimpiazzare i funzionari licenziati. Il premier ha anche deciso il divieto di accesso alla moschea che si trova dietro il museo del Bardo. Il luogo di culto sarà d’ora in poi riservato al personale del Parlamento e al suo personale.

E mentre è caccia al terzo terrorista, il premier tunisino Habib Essebsi ha silurato sette responsabili della sicurezza del Bardo e del Parlamento: sono stati sospesi per inefficienza. Essebsi ha rimosso il responsabile della Sicurezza per il turismo, il capo del distretto di polizia di Tunisi, il comandante dei vigili, il capo della sicurezza del distretto del Bardo e il suo omologo a Sidi Bechir, il responsabile dei servizi del Bardo e il capo del posto di polizia del Bardo.

Un giudice del tribunale di Tunisi ha emesso un mandato di arresto nei confronti di un agente di polizia responsabile della sicurezza del Museo del Bardo. L’agente, che è stato interrogato dal magistrato, avrebbe abbandonato la sua postazione di controllo all’ingresso del museo di Tunisi, permettendo così ai terroristi di colpire i turisti stranieri e di prendere gli ostaggi.

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