Nazionale, Barzagli ammette: “Ho pensato di smettere, adesso vivo un sogno”

di Redazione

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Nazionale, Barzagli ammette: “Ho pensato di smettere, adesso vivo un sogno”

| martedì 24 Marzo 2015 - 14:25

“È stato un periodo molto difficile e lungo, non solo per la Nazionale ma anche per non aver giocato con i compagni del club”. Sono queste le prime parole di Andrea Barzagli intervenuto in conferenza stampa a Coverciano. Il calvario dopo l’infortunio, poi il ritorno in grande stile: “È stato un periodo di alti e bassi, per fortuna sembrerebbe finito. Sono contento di essere qua”.

Impossibile non affrontare il tema del momento, “oriundi si oriundi no”: “Ci sono sempre stati, ci sono delle regole. Se possono essere convocati e stanno facendo bene nel campionato, possono indossare la maglia della Nazionale. È sempre stato così – spiega il difensore della Juventus – lo fanno anche altre nazionali. Sono i benvenuti”.

“È una persona molto schietta, dice quello che pensa e va per la sua strada. È normale possa creare delle polemiche – prosegue Barzagli – se fa certe decisioni sa che gli portano dei benefici per la Nazionale. Quanto ai giovani, è chiaro che esistono delle gerarchie in Nazionale. Io, Chiellini e Bonucci giochiamo nella Juventus e siamo primi in classifica, per questo penso che siamo giocatori utili per la Nazionale”.

Il futuro degli azzurri? “Spero venga fuori una squadra con giocatori che possano crescere ulteriormente grazie a questa maglia. Mi auguro che molti giovani riescano a diventare calciatori internazionali – dichiara Barzagli – È una Nazionale che per forza deve inserire forza fresche ogni anno, spero che il nostro campionato dia ancora più risalto a giovani italiani. Abusiamo troppo di stranieri non forti e non facciamo giocare i nostri”.

È il caso, ad esempio, di Rugani e Romagnoli: “Mi auguro il meglio per loro, spero possano diventare importanti. Si faranno le ossa in Under 21 e spero che già dal prossimo anno possano entrare nel giro.  Il mio infortunio? Mi sento bene. Ho pensato anche di non poter più giocare dal dolore che avevo, poi alcuni giorni mi svegliavo bene e cambiavo umore”.

“Finché non sono rientrato stabilmente con i compagni ho fatto fatica – rivela l’ex Palermo e Wolfsburg – Ho zoppicato per 6/7 mesi anche solo per andare in bagno la mattina, non era sicuramente il massimo. Ma nella vita c’è di peggio, mi hanno supportato mia moglie e i miei figli. E ora sono qui. Sono l’uomo più felice del mondo in questo momento”.

Un infortunio che ha rischiato di compromettere un’intera carriera: “Pensavo di mollare, e invece già dopo due giorni mi sono buttato sulle cure per fare in fretta ed oggi sono qua. L’operazione era andata bene, il momento che mi ha affossato è quando a metà settembre dopo 7 giorni che mi ero fermato per vari doloretti ho riniziato a correre, avevo male e mi hanno detto che avevo una frattura da stress all’osso operato. Lì mi è cascato il mondo addosso“.

 

 

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