Grecia, arriva l’ok dell’Eurogruppo | Sì al terzo pacchetto di salvataggio

di Redazione

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Grecia, arriva l’ok dell’Eurogruppo | Sì al terzo pacchetto di salvataggio

| venerdì 14 Agosto 2015 - 08:05

L’Eurogruppo ha dato il via libera al terzo salvataggio greco da 86 miliardi per i prossimi tre anni. Lo ha annunciato in in una nota. La prima tranche di aiuti dovrebbe essere da 26 miliardi di euro.

L’Eurogruppo ha chiesto alla Grecia di creare e rendere operativo entro fine anno il fondo per le privatizzazioni, che comprenderà anche alcune banche dopo la ricapitalizzazione. Il fondo dovrà realizzare 50 miliardi mettendo asset sul mercato.

“Lavoreremo con le autorità per lo sviluppo di un programma dettagliato e con i partner europei della Grecia per assumere decisioni su una ristrutturazione del debito affinché diventi sostenibile”. Queste le parole del Fmi a poche ore dal delicatissimo Eurogruppo in programma a Bruxelles per discutere del terzo salvataggio di Atene.

Il Fmi resterà impegnato con il governo greco e i partner europei a fornire assistenza in questo processo, e valuterà la propria partecipazione in ulteriori finanziamenti alla Grecia una volta che saranno prese misure sul programma delle autorità e sulla ristrutturazione del debito”.

Intanto è arrivato il via libera dal Parlamento greco al terzo piano di salvataggio. Fondamentale per il governo è stato l’appoggio dell’opposizione. Approvate le riforme volute dall’Unione Europea: nuove tasse sul gasolio per gli agricoltori, più tasse su agricoltura e isole, imposte sull’istruzione privata e agevolazioni sull’Iva.

Anche il settore della marina mercantile sarà oggetto di nuovi aumenti. La tassa sul tonnellaggio è destinata ad aumentare del 4% all’anno tra il 2016 e il 2020 mentre un contributo speciale da parte dei cargo stranieri resterà in vigore fino al 2019. Alcune misure devono essere attuate immediatamente, come quelle che dovranno entrare in vigore entro il prossimo ottobre nel quadro del bilancio 2016.

Ma lo scoglio da superare per Tsipras, tanto per cambiare, sarà la Germania. Berlino sembra restia a dare il via libera al piano, così come confermato anche dal Financial Times secondo il quale: “La Germania getta sabbia negli ingranaggi dell’accordo sulla Grecia”.

Un documento del ministro delle Finanze tedesco è cominciato a circolate “poche ore prima del voto del Parlamento greco”. Il ministero delle Finanze tedesco ha sottolineato come l’incontro debba dare riscontri positivi “sul ritardo nelle riforme, sulla sostenibilità del debito, sul ruolo del Fmi e sulle privatizzazioni”.

Il portavoce ai temi finanziari della Cdu ha fatto sapere che l’accordo con la Grecia “è desiderabile ma non è scontato”. Ma sul tavolo dell‘Eurogruppo ci sarà comunque la possibilità di dare il via libera al salvataggio Esm e l’opzione di un nuovo prestito ponte.

Da un altro rapporto circolato tra i governi dell’Eurozona, però, emerge che l’Unione nutre “forti preoccupazioni” sulla sostenibilità del debito greco. L’Ue suggerisce un allungamento delle scadenze ed un periodo “di grazia” per Atene piuttosto che un taglio nominale del debito”.

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