I top e i flop di Euro 2016, quante sorprese! | Islanda e Galles commoventi, male la Spagna

di Andrea Fabbricatore

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I top e i flop di Euro 2016, quante sorprese! | Islanda e Galles commoventi, male la Spagna

| lunedì 11 Luglio 2016 - 12:05

Ecco i voti ed i giudizi finali per tutte e 24 le nazionali che hanno partecipato alla fase finale di Euro 2016, vinto dal Portogallo.

ALBANIA 6,5: La nazionale guidata da De Biasi non poteva fare di più: ha terminato il proprio girone al terzo posto (non rientrando fra le migliori terze) con 3 punti. Un ottimo risultato per una squadra che affrontava per la prima volta nella storia un torneo continentale.

AUSTRIA 3: Dopo un girone di qualificazione superlativo (senza nemmeno una sconfitta) ci si aspettava molto di più da Alaba e compagni, tornati a casa nell’anonimato, con un misero bottino di un punto, valso poi l’ultimo posto.

BELGIO 5,5: Sulla carta, probabilmente, la squadra più forte del torneo, ma ha preso lezioni di calcio prima dall’Italia e poi dal Galles: Il c.t. Wilmots ha portato la seconda squadra del ranking mondiale Fifa al baratro con alcune scelte tattiche inspiegabili.

CROAZIA 6,5: Ha dato spettacolo nel girone, dove ha anche sconfitto la Spagna, ma è uscita dalla competizione in modo del tutto inaspettato e con molta sfortuna, prendendo un contropiede al 120′. Ci si aspettava di più, ma questo Europeo ci ha detto che la Croazia è già una grande squadra.

FRANCIA 7,5: Aveva il peso di un paese sulle spalle, ma ha tradito (in parte) le aspettative e non solo per la finale persa ai supplementari. Il bel gioco non è mai arrivato, così come non si è fatto sentire l’apporto del più atteso, Paul Pogba, una delusione per tutti gli amanti del calcio. Il giudizio è comunque alto perché arrivare in finale non è mai scontato.

GALLES 9: I gallesi non sbagliano mai negli appuntamenti importanti: alla prima partecipazione ai mondiali del 1958 arrivarono ai quarti, quest’anno in semifinale (era la prima volta agli Europei). Bale e compagni sono andati oltre ogni aspettativa, prima arrivando secondi nel girone (dove c’era l’Inghilterra), poi eliminando il Belgio. Una delle due grandi sorprese di questo torneo.

GERMANIA 8: É dal mondiale del 2002 che i tedeschi arrivano (come minimo) in semifinale in ogni competizione internazionale sin qui giocata: battuta l’Italia per la prima volta nella storia, la Germania è uscita in semifinale contro i padroni di casa, pur dominando la gara per 90′. Il bel gioco e la solidità difensiva valgono un giudizio alto.

INGHILTERRA 4: Si dice sempre che nelle competizioni internazionali l’Inghilterra si riveli un flop: gli uomini di Hogdson hanno confermato in pieno la tradizione, uscendo agli ottavi contro la debuttante Islanda e dopo aver palesato tutti i propri limiti tecnici e tattici. Non bastano 3-4 giovani interessanti per costruire una squadra.

IRLANDA 7: Rimarrà nella storia, senza dubbio, la vittoria contro l’Italia, valsa poi il piazzamento in terza posizione in un girone ostico: agli ottavi di finale ha tenuto testa contro i padroni di casa, segnando anche un gol nei primi minuti. Più di così non ci si poteva aspettare.

IRLANDA DEL NORD 7: Anche l’Irlanda del Nord ha stupito tutti, accedendo agli ottavi come migliore terza del proprio girone. L’eliminazione nel derby contro il Galles non può essere un rimpianto, essendo la prima assoluta partecipazione ad un campionato europeo.

ISLANDA 9.5: Se lo meritano i giocatori di questa incredibile nazionale, che hanno reso orgoglioso un intero paese: se lo meritano i tifosi, protagonisti assoluti fuori con la loro emozionante “Geysersound” sia all’interno degli stadi che al ritorno dei propri eroi in patria. Dovrebbe essere un popolo freddo, ma hanno dimostrato tutt’altro, regalandoci grandissime emozioni.

ITALIA 7,5: A Conte (che stava riuscendo a compiere un miracolo) e a tutta la spedizione, capace di far riavvicinare il popolo italiano agli azzurri, dopo anni difficili. L’eliminazione ai gironi contro la Germania non cancella quanto di buono fatto, nonostante lo scetticismo generale e le critiche piovute al momento delle convocazioni. Ventura raccoglie un’importante eredità.

POLONIA 7: Non male per essere l’esordio assoluto in un campionato europeo: i polacchi escono ai rigori contro quelli che poi si sono rivelati i campioni, motivo per il quale non possono esserci rimpianti. Una squadra vera.

PORTOGALLO 10: Il voto non si riferisce al gioco messo in mostra o alle grandi prestazioni a cui abbiamo assistito, ma al cinismo di una squadra che diventa campione d’Europa con una sola vittoria nell’arco dei 90′, un record assoluto. Il destino doveva qualcosa a questa squadra, che aveva perso la finale nel 2004 e doveva qualcosa a Ronaldo perché questa era l’ultima possibilità di vincere con la nazionale e l’ha fatto.

REPUBBLICA CECA 5: Esce dalla competizione nel totale anonimato, pochi si ricorderanno di questa squadra, arrivata ultima nel girone, senza mai aver lasciato il segno.

ROMANIA 4,5: Dopo il pareggio sfiorato all’esordio contro la Francia ci si aspettava un copione diverso: 1 solo punto conquistato, ultimo posto nel girone, valgono l’amarezza e la delusione di un intero paese.

RUSSIA 3: É in assoluto il flop del torneo, insieme all’Ucraina: di buono c’è stato soltanto il pareggio strappato all’Inghilterra nei minuti di recupero, poi poco altro. Imbarazzante in occasione del match contro il Galles.

SLOVACCHIA 6,5: Anch’essa alla prima partecipazione ad un campionato europeo non ha deluso i propri tifosi, mettendo il cuore e l’anima in campo: nulla ha potuto agli ottavi di finale contro la Germania.

SPAGNA 5,5: Era probabilmente la rosa più forte ed attrezzata dell’intero torneo, ma qualcosa non ha funzionato: le furie rosse escono dalla competizione dopo una doppia bruciante sconfitta contro Croazia ed Italia, segnando forse la fine di un ciclo storico.

SVEZIA 4: Male la nazionale, male Ibrahimovic, forse distratto dalle voci di mercato. Gli svedesi lasciano dopo un solo punto in tre partite, con il bottino di un solo gol fatto (un autogol per la verità). Potevano fare di più-

SVIZZERA 7: La nazionale guidata da Petkovic ha dimostrato di essere una squadra, a differenza di molte altre. L’eliminazione ai rigori può rappresentare un rimpianto se si guarda al brillante cammino delle qualificazioni e del girone.

TURCHIA 5: Non bene anche la Turchia, criticata e fischiata dai tifosi presenti negli stadi francesi: del resto la nazionale di Terim si era qualificata agli Europei grazie alla differenza reti…

UCRAINA 2: É dell’Ucraina il voto più basso di Euro 2016: era capitato poche volte nella storia del calcio che una nazionale abbandonasse il torneo con 0 punti e con 0 gol fatti. Disastro è la parola corretta per rappresentare il cammino di questa nazionale.

UNGHERIA 7: Una delle storie più belle di questo Europeo: dal portiere 40enne Kiraly alla storica partita contro il Portogallo (3-3), l’Ungheria è tornata a casa dopo l’eliminazione contro il Belgio, senza alcun tipo di rimpianto.

 

 

 

 

 

 

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