“Con Trump perderemo due anni: il tempo che faccia il giro del mondo che non conosce”. Sono le parole allarmistiche lanciate dal presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, rispondendo alle domande dei ragazzi alla Corte di Giustizia Ue a Lussemburgo. “Gli americani in generale non hanno attenzione verso l’Europa”, ha detto Juncker secondo quanto riporta il giornale lussemburghese Le Quotidien. “Riguardo a Trump, credo di capire che lui pensi che il Belgio sia un villaggio da qualche parte nel nostro continente… In breve, dovremo mostrargli e spiegare cos’è l’Europa”.
Intanto negli Usa non accennano a diminuire le manifestazioni di protesta in seguito all’elezione di Donald Trump alla presidenza. A Philadelphia la polizia ha reso noto che un corteo composto da circa mille persone ha attraversato il centro della città. Un gruppo è giunto fino alla stazione ferroviaria per bloccare una delle principali arterie.
Diverse manifestazioni sono state effettuate anche a Los Angeles e New York. Circa 100 manifestanti hanno marciato dalla Casa Bianca, dove Trump ha avuto il primo incontro con Barack Obama, al nuovo Trump International Hotel, cantando ‘Love Trumps hate‘. Molte delle proteste sono state organizzate tramite i social network.
La polizia di Portland, nell’Oregon, è intervenuta per fermare una protesta contro Trump degenerata in “rivolta”. Da Twitter, il neo eletto presidente ha detto: “Ho appena vinto un’elezione presidenziale aperta e di successo. Adesso contestatori di professione, incitati dai media, stanno protestando. Molto ingiusto!“.
Intanto il Ku Klux Klan ha comunicate che organizzerà il 3 dicembre in North Carolina una ‘parata per la vittoria’ di Donald Trump. Il gruppo razzista suprematista non ha specificato sul suo sito internet la città in cui si svolgerà la manifestazione. ‘La corsa di Trump ha unito la mia gente’, recita la didascalia sopra un ritratto del tycoon.
In inglese la parola ‘race’ vuol dire sia ‘corsa’ che ‘razza’. Subito dopo la vittoria di Trump, un ex leader del Ku Klux Klan, David Duke, aveva rivendicato su Twitter il contributo del gruppo nell’elezione del tycoon. “Non sbagliate, la nostra gente ha svolto un ruolo ENORME!“.
Foto da Twitter.