Sea Watch in acque italiane, Napoli pronta all’accoglienza

di Redazione

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Sea Watch in acque italiane, Napoli pronta all’accoglienza

| venerdì 25 Gennaio 2019 - 10:32

L’Italia continua a mantenere i porti chiusi per le imbarcazioni che trasportano migranti. La nave Sea Watch, con a bordo 47 persone in balia delle onde ormai da 7 giorni, è entrata nelle acque territoriali italiane ed è ancorata ad un miglio a largo delle coste di Siracusa a causa del maltempo.

Dal momento che la nave batte bandiera olandese, il ministro Toninelli sostiene sia compito dell’Olanda occuparsi della questione. Il vicepremier Di Maio ribadisce la linea dura del governo e invita la ong a puntare verso Marsiglia.

Sea Watch in acque italiane, Napoli pronta all’accoglienza

L’amministrazione comunale di Napoli ha inviato una lettera al comandante della Sea Watch in cui ribadisce la disponibilità del porto di Napoli. “Le notizie che ci arrivano dai mezzi di informazione, anche in questi minuti nei quali le scriviamo, – si legge – confermano che la sua nave, che di nuovo e meritoriamente ha salvato altre vite umane a poche ore dalla tragica morte di oltre cento persone che inseguivano il desiderio di una vita almeno decente, si trova in forte difficoltà per le condizioni del mare e per le precarie condizioni a bordo. Le confermiamo, come abbiamo già avuto modo di dirle personalmente e nell’incontro che si è tenuto a Malta nelle scorse settimane con il vicesindaco di Napoli, che se lei deciderà di dirigere la prua verso Napoli troverà un porto aperto“. 

Inoltre nella lettera si sottolinea che “nessun atto di chiusura dei porti è mai stato emanato, che le Autorità portuali sono sempre pronte ad accogliere le legittime richieste di chi chiede ospitalità”.

Immediata la risposta del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. “Non c’è alcun desiderio di sequestrare i 47 immigrati della Sea Watch. Non vediamo l’ora di farli arrivare, sani e salvi, in altri paesi europei. Nessuno spazio in Italia“. E ancora: “Spiace constatare che, mentre il ministro dell’interno lavora per gli interessi degli italiani il sindaco De Magistris continua ad occuparsi solo di immigrati”.

Migranti, la Sea Watch al largo di Siracusa per maltempo

Secondo quanto si apprende dalla Guardia costiera italiana, l’ingresso è stato consentito a causa delle avverse condizioni meteorologiche, al fine di garantire la sicurezza dei 47 migranti a bordo. La Sea Watch è affiancata da motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza.

La nave Sea Watch, come ricorda la Guardia costiera, era intervenuta il 19 gennaio in area Sar libica per soccorrere i 47 migranti a bordo di un gommone in difficoltà, “senza il coordinamento dell’autorità Sar competente”. Al termine delle operazioni di soccorso, la ong tedesca ha tentato la navigazione verso Nord, ma le condizioni meteo l’hanno costretta a chiedere riparo prima a Lampedusa per poi procedere verso la Sicilia Orientale.

“Per riparare dalle condizioni meteo in ulteriore peggioramento – scrive Sea Watch in un tweet – ci hanno assegnato un ‘posto di fonda’ a 1,4 miglia dal porto di Augusta, Marina di Melilli, Siracusa. Un ‘posto di fonda’ invece di un Pos”.

Sea Watch al largo di Siracusa, Toninelli: “Ci pensi l’Olanda”

Sulla questione è intervenuto il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli: “Io fornisco anche un’alternativa – afferma a margine della commemorazione delle vittime della tragedia ferroviaria di Pioltello -:
siccome sulla Sea Watch c’è una bandierina olandese che sventola e siccome non mi pare che gli olandesi abbiano ancora detto nulla, trovino la maniera migliore per prendersi in carico i migranti“.


Sea Watch al largo di Siracusa, Di Maio: “Punti verso Marsiglia”

Il governo italiano mantiene la sua linea dura, a ribadirlo è il vicepremier Luigi Di Maio, che su Facebook scrive: “La nave Ong Sea Watch 3 avrà dal governo italiano supporto medico e sanitario qualora ne avesse necessità, ma la invito ancora a puntare la prua verso Marsiglia. Questa nave, come vedete in foto, batte bandiera olandese e si trova ora a pochi chilometri dalle coste italiane. Per questo ritengo opportuno convocare immediatamente l’ambasciatore olandese e chiedergli che intenzioni abbia il suo governo. Chiederanno, assieme a noi, alla Sea Watch 3 di andare a Marsiglia o li faranno sbarcare a Rotterdam? Noi siamo disposti alla massima collaborazione, ma la nostra linea sulle Ong non cambia”.

Foto da Facebook.

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