Salvini-Di Maio, è ancora scontro: per il M5S è in gioco la tenuta del Governo

di Redazione

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Salvini-Di Maio, è ancora scontro: per il M5S è in gioco la tenuta del Governo

| sabato 18 Maggio 2019 - 07:33

E’ ancora scontro tra i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Tra gli argomenti più scottanti ci sono la questione migranti, la famiglia e la sicurezza. Il M5S teme per la tenuta del Governo, ad una settimana dalle Europee.

La questione migranti

A far scattare la nuova lite è la vicenda della Sea Watch, la nave della Ong tedesca bloccata a 15 miglia da Lampedusa dopo aver soccorso 65 persone. Matteo Salvini parte all’attacco del premier Giuseppe Conte e ribadisce il suo no a qualsiasi apertura dei porti “Non c’è presidente del Consiglio o ministro Cinquestelle che tenga, in Italia i trafficanti di esseri umani non arrivano più”, dice.

Luigi Di Maio è pronto a rispondere. “La sua arroganza ricorda quella di Renzi – dice il vicepremier del M5S -, di uomini soli al comando ne abbiamo già avuti e non ne sentiamo la mancanza”. Anche il presidente del Consiglio Conte mette i suoi paletti. “Conte non partecipa alla competizione elettorale – si apprende da fonti di Palazzo Chigi – e non si lascia certo coinvolgere nella dialettica che la sta caratterizzando. Piuttosto invita tutti i ministri a mantenere toni adatti a chi rappresenta le istituzioni. Il Presidente del Consiglio non dà e non ha mai dato ordini. Come previsto dall’art. 95 della Carta dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. Coordina l’attività di tutti i ministri, nessuno escluso”.

Famiglia e Sicurezza al centro dello scontro

Lo scontro tra Lega e M5S continua anche su altri fronti che restano ancora aperti. Tra i dossier più caldi, comunque, ci sono quello della sicurezza e quello della famiglia. Il leader dei pentastellati, Luigi Di Maio si spinge addirittura a sottolineare che: “In questo governo – dice il leader pentastellato – possiamo dividerci su tutto, ma non sulla famiglia. Su questo decreto si gioca il destino è la tenuta del governo. Vedo ostruzionismo non costruzionismo”. “Spero non ci siano rotture – evidenzia – ma se mi si impedisce, come ministro del Lavoro, di fare un decreto sulla famiglia, allora il tema non è l’oggetto dell’iniziativa M5S. Qui si vuole andare sempre e comunque contro il Movimento e quello che fa“.

Anche il decreto sicurezza-bis gioca un ruolo fondamentale in questa lite continua al Governo. Lunedì è previsto il Cdm. Il decreto sicurezza “dovrà essere all’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri”. E’ quanto ribadiscono fonti del Viminale sottolineando che il provvedimento è pronto: “i tecnici hanno limato gli ultimi aspetti, il testo è solido, ragionevole e necessario”.

Di Maio: “Lo dico forte e chiaro: sulle famiglie si regge il futuro di questo governo”

“Posso passare sopra a tutto. Davvero sopra a tutto. Ci si può piccare per qualcosa e si può discutere. Possiamo essere in disaccordo su alcuni punti e si trova un punto di equilibrio. Funziona così quando si governa in due”, scrive il vicepremier su Facebook.

“Questo vale per l’Autonomia. Ci sediamo e ragioniamo. Vale per il salario minimo, che noi vogliamo fissare ad almeno 9 euro lordi l’ora. Ci sediamo e ragioniamo. Voglio dire, ci siamo persino seduti al tavolo quando bisognava allontanare Siri, indagato per corruzione. Il presidente Conte lo ha ascoltato per ore, poi ha preso una decisione. C’è una cosa però su cui non transigo. Una su cui non voglio discutere. Sono gli aiuti alle famiglie!“, ammonisce Di Maio.

“In queste ore qualcuno sta provando a sabotare il decreto che abbiamo preparato insieme al Forum delle Famiglie solo per creare dei problemi al sottoscritto e al MoVimento 5 Stelle. Con la paura che possa passare per una nostra misura e quindi – nella ottusa e calcolatrice testa di qualcuno – come un nostro successo in vista delle europee, si sta facendo di tutto per rallentarlo. Io lo dico forte e chiaro: sulle famiglie si regge il futuro di questo governo“, scandisce il leader del M5S.

Mi prendo anche gli attacchi e gli insulti senza piagnucolare come fa qualcun altro, ma se qualcuno blocca un provvedimento che punta a stanziare un primo miliardo per le famiglie solo per il gusto di aggredire il MoVimento 5 Stelle no, non ci sto!”, sottolinea Di Maio.
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