Infrazione, Conte invia la lettera all’Ue: “Serve una fase costituente”

di Redazione

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Infrazione, Conte invia la lettera all’Ue: “Serve una fase costituente”

| giovedì 20 Giugno 2019 - 00:35

Il premier Giuseppe Conte gioca all’attacco e invia la lettera agli altri 27 paesi dell’Ue, al presidente della commissione Ue Jean Claude Juncker e al presidente del Consiglio Ue Donald Tusk. L’obiettivo del presidente del Consiglio è scongiurare l’avvio della procedura di infrazione contro l’Italia.

A Palazzo Chigi il consiglio dei ministri ha esaminato la lettera per Bruxelles e i nuovi numeri per l’assestamento di bilancio. “L’Italia in quanto Paese fondatore della casa comune” europea, “avverte la piena responsabilità di coltivare un dialogo aperto e costruttivo con la commissione Ue”, si legge in un passaggio della lettera riportata da Ansa.it. “Lo ha dimostrato anche nel dicembre 2018, allorché un intenso negoziato ha consentito di chiarire i dettagli della nostra manovra”.

“Ritengo nostro dovere – si legge ancora –  aprire adesso, senza ulteriore indugio, una fase costituente per ridisegnare le regole di governo delle nostre società e delle nostre economie riconsiderando modelli di sviluppo e crescita che si sono rivelati inadeguati di fronte alle sfide poste da società impoverite, attraversate da sfiducia, rancore e delusione”.

Infrazione, la lettera dell’Italia all’Ue

“Prima che l’Ue si trovi a dover affrontare nuove crisi finanziarie sistemiche e globali occorre una riflessione approfondita su come assicurare un effettivo equilibrio tra stabilità e crescita, tra riduzione e condivisione dei rischi – aggiunge la lettera – Come l’esperienza ha dimostrato se per assicurare la piena realizzazione dell’uno si sacrifica l’altro si rischia di pagare un prezzo molto alto per la coesione sociale ed economica dei Paesi membri e per la credibilità stessa del progetto europeo”.

Conclusosi il Consiglio dei ministri, a Palazzo Chigi è iniziato il vertice sulla riforma del processo. Alla riunione partecipano il premier Giuseppe Conte, i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il Guardasigilli Alfonso Bonafede e il ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno. Discussione anche sul fronte del dl crescita rinviato in commissione ma, assicurano fonti della Lega, solo per aggiustamenti tecnici.

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