Renzi: “Senza crescita non c’è stabilità che tenga” | Leader del G20 a confronto sull’Ucraina

di Redazione

» Esteri » Renzi: “Senza crescita non c’è stabilità che tenga” | Leader del G20 a confronto sull’Ucraina

Renzi: “Senza crescita non c’è stabilità che tenga” | Leader del G20 a confronto sull’Ucraina

| sabato 15 Novembre 2014 - 14:42

“Il G20 sta andando bene nelle relazioni tra i leader ma soprattutto nella scelta strategica. La presidenza australiana e poi gli interventi di oggi di Obama, Cameron hanno evidenziato con forza che l’austerity non è la risposta, che bisogna investire sulla crescita e in modo diverso sul futuro”. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a margine della seduta plenaria del G20 in Australia, parlando con la stampa.

 

“Sono parole ed espressioni – ha sottolineato il premier – che avete già sentito nel semestre europeo da Padoan e dalla presidenza italiana e quindi penso di potere dire che su questi punti tutti i Paesi leader del mondo stanno insistendo sulla necessità di un cambio di passo”.

“Naturalmente in Italia dobbiamo fare la nostra parte – ha aggiunto Renzi -, fare le riforme che mancano e una volte fatte sarà più semplice potere cercare di cambiare la posizione politica, economica dell’Europa portandola davvero a cambiare gioco e ad essere orientata più sulla crescita e non tanto su meno rigore, ma rispettando il rigore sapendo che senza crescita non c’è stabilità che tenga”.

Secondo Renzi i risultati concreti dei vertici “sono i documenti e poi le linee politiche, per cui in un momento in cui non abbiamo chiuso il documento mi sembra prematuro, però se dovessi dirne uno direi che è questa sensazione che sento forte: l’idea che si deve tornare a ragionare di crescita. Si parla di un 2%, l’Italia viene da tre anni molti difficili, -2,3% ai tempi del governo Monti nel 2012 -1,9% con il governo nel 2013 e anche la nostra azione ha portato solo a -0,3%. Quindi, si è certo ridotto ma siamo ancora in campo negativo e dobbiamo a tutti i costi tornare a crescere che vuol dire più posti di lavoro, ne abbiamo fatti +153mila quest’anno ma sono pochi rispetto a quelli necessari. Abbiamo bisogno di tornare a crescere in tutti i parametri e perchè questo accada a livello internazionale si dice che la crescita dev’essere del 2% noi siamo al -0,1% nel trimestre di ieri quindi immaginate cosa vuol dire. La concretezza però passa, per quanto riguarda l’Italia, dalle riforme che quando le elenchiamo oggettivamente impressionano i nostri colleghi perchè in un anno abbiamo impostato la riforma della legge elettorale, della Costituzione, l’Anac, il tema del fisco con la delega, la pubblica amministrazione co le norme Madia, la giustizia civile, che ritengo il tema più importamnte, e il mercato del lavoro. Se si unisce il sistema educativo ci si rende conto che non ci siamo limitati in Italia a cambiare governo ma abbiamo anche provato a cambiare passo. Vediamo se i risultati come credo arriveranno”.

Quanto alle misure per gli investimenti secondo Renzi “l’attrazione di quelli stranieri è già iniziata, c’è un fiorire di investimenti di vario genere, dagli americani ai cinesi. Ritengo l’Italia finalmente libera dai legami del passato. Questo c’è, manca la seconda parte, un piano più attivo di investimenti come ha fatto Obama. Si tratta di un passaggio che richiede uno sforzo strategico che siamo in condizione di fare e riteniamo di avere pronto, ma serve il via libera di Bruxelles per evitare di stare entro i limiti rigidi del patto di stabilità”.

“Questa – ha concluso Renzi – è la logica del piano che abbiamo proposto a Juncker con l’operazione dei 300 miliardi. In queste ore presenterà quali sono le sue idee sul piano, ne parleremo al Consiglio europeo ma credo che l’Europa abbia fatto dei passi in avanti anche su sollecitazione della presidenza italiana. Per cambiare passo serve sempre un pò di tempo, quindi con calma e determinazione andiamo avanti”.

Intanto la vertice è giallo su un possibile abbandono in anticipo dei lavori da parte del presidente russo Vladimir Putin. Lo ha fatto sapere la delegazione russa, ma poco dopo il portavoce del Cremlino ha smentito la notizia.

Il summit è stato dominato dalle tensioni tra l’Occidente e la Russia sull’Ucraina. Pare che il leader russo non abbia gradito il clima di ostilità che lo ha accolto. La cancelliera, Angela Merkel, ha proposto nuove sanzioni.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820