Naufragio, pm: “Non potevano salvarsi” |Tusk: “Vertice straordinario giovedì” | Mattarella: “Basta drammi, Ue intervenga” |

di Redazione

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Naufragio, pm: “Non potevano salvarsi” |Tusk: “Vertice straordinario giovedì” | Mattarella: “Basta drammi, Ue intervenga” |

| lunedì 20 Aprile 2015 - 08:28

Il giorno dopo il naufragio di un barcone nel Canale di Sicilia, con a bordo tra 700 e 900 migranti, è il giorno del recupero dei corpi, dell’assistenza ai superstiti e delle polemiche politiche.

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18.23 “Aggrappati ai morti per non finire a fondo”: si sono salvati così due dei 28 sopravvissuti alla strage di due giorni fa al largo della Libia. Secondo quanto si apprende dai soccorritori che li hanno recuperati, i due annaspavano in mezzo ai cadaveri, urlando con le ultime forze per attirare i gommoni che perlustravano la zona. I soccorritori sono arrivati nella zona dove si è capovolto il barcone a notte fonda e immediatamente hanno iniziato le ricerche a bordo dei gommoni. “Durante le ricerche in mare dei cadaveri – raccontano – abbiamo trovato due persone vive in mezzo ai morti”. “Erano allo stremo delle forze – aggiunge chi ha partecipato all’operazione di recupero – hanno urlato con le loro ultime forze perché hanno sentito il rumore del motore e siamo riusciti ad individuarli e a salvarli. Non avrebbero resistito ancora a lungo”.

18.00- Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente greco Prokopis Pavlopoulos. I due presidenti,informa una nota, hanno concordato sulla necessità che l’Ue rafforzi significativamente il suo ruolo nella gestione del problema migratorio nel Mediterraneo affinché questi drammi non abbiano più a ripetersi. Il presidente greco, riferisce la nota, desiderava portare la solidarietà sua personale e del suo paese riguardo la tragedia accaduta ieri nel canale di Sicilia.

17.41 –  La Commissione Ue ha presentato un piano in 10 punti per fronteggiare la crisi dei migranti, compreso un rafforzamento dei soccorsi nel Mediterraneo. Lo ha riferito il ministro tedesco dell’Interno Thomas de Maiziere. Il piano, illustrato nel corso della riunione del Consiglio dei ministri degli Esteri e dell’Interno oggi a Lussemburgo, prevede il raddoppio dei finanziamenti e delle imbarcazioni a disposizione del programma Triton di protezione dei confini, ha detto il ministro tedesco.

17.28– “L’Europa sta girando le spalle ad alcuni dei migranti più vulnerabili del mondo, e rischia di trasformare il Mediterraneo in un vasto cimitero”: lo ha detto l’Alto Commissario per i diritti umani dell’Onu, Zeid Ra’ad Al Hussein. A suo parere, l’operazione dell’Ue, Triton, è “assolutamente inadeguata” e deve essere sostituita.

16.46 “Tusk, vertice straordinario dell’Ue giovedì”. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Ue in un tweet.

16.36 “Le modalità operative con le quali oggi le Marine italiane ed europee, nell’ambito di Frontex e Triton” intervengono nel soccorso ai migranti “sono certamente meno efficaci rispetto a Mare Nostrum, anche dal punto delle indagini”. Così il procuratore di Catania Giovanni Salvi in conferenza stampa. Con Mare Nostrum, ha spiegato il procuratore, sulle navi della Marina erano presenti anche degli investigatori “e questo consentiva già nell’immediatezza la possibilità di avviare indagini e identificare gli scafisti, cosa che ora non è più possibile”.

16.25 Il numero delle vittime del naufragio al largo della Libia “è una cifra da prendere con cautela” perché riferita da testimoni che “non hanno fatto verifiche, uno ha detto che erano 950 altri 700”. Lo ha detto il procuratore di Catania Giovanni Salvi in conferenza stampa. “La maggior parte dei migranti che erano a bordo del peschereccio che ha fatto naufragio in Libia non potevano salvarsi”, ha proseguito Salvi, spiegando che molti erano stati chiusi all’interno dei due piani dell’imbarcazione. “Secondo quanto ha riferito un sopravvissuto sentito a Catania – ha aggiunto il pm – il peschereccio aveva tre livelli e i due inferiori, dove c’erano centinaia di migranti, sono stati chiusi prima della partenza per non farli uscire”. In questo momento personale del servizio centrale operativo della polizia di Stato di Roma e della Squadra mobile di Catania è sulla motovedetta Gregoretti a Malta per sentire come testimoni i sopravvissuti.

16.18 La nave Gregoretti della Guardia Costiera, che ha a bordo 27 superstiti dell’ultimo naufragio avvenuto davanti alle coste libiche, è salpata alle 15.45 dal porto de La Valletta. L’unità italiana è partita dopo avere ultimato le operazioni di sbarco delle 24 salme recuperate subito dopo il disastro. La nave adesso sta facendo rotta verso il porto di Catania; l’arrivo è previsto nella tarda serata.

15.40 “Cosa vuole fare la Ue” contro i trafficanti? Se lo chiede Angelino Alfano aggiungendo che “corre il rischio di dare l’impressione che né fa né lascia fare”. “Quindi – argomenta – o loro aiutano questa grande battaglia con azioni mirate contro gli scafisti o autorizzino noi a procedere”. Intende azioni mirate in Libia? “Noi siamo pronti ad ogni azione” risponde il ministro degli interni. “L’Italia ha pagato da sola il conto, prima dell’azione della comunità internazionale poi della sua inerzia. E quindi adesso basta chiacchiere, nel senso che non c’è più nulla da dire, c’è solo da fare”. Lo dice il ministro degli interni, Angelino Alfano. “Le nostre richieste sono molto chiare; azioni mirate contro i trafficanti di esseri umani, contro gli scafisti che sono i nuovi schiavisti” aggiunge arrivando al Consiglio straordinario, ricordando che l’Italia fino ad oggi ne ha “arrestati mille”.

15.28 “La Sicilia intera oggi ha le bandiere a mezz’asta in segno di lutto per questa nuova ecatombe. I comuni siciliani, confermando la cultura dell’accoglienza, hanno ritenuto doveroso mandare un messaggio di condanna nei confronti di scellerate scelte europee che stanno producendo un euro-genocidio e migliaia di morti nel Mediterraneo”. Lo ha affermato il presidente Anci Sicilia e sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “Con questo comportamento indifferente ed egoistico, si agevolano i mercanti di morte, – ha aggiunto – si negano i più elementari diritti umani e si è complici di queste stragi degli innocenti. L’Europa delle banche dovrebbe fermarsi a riflettere ed intervenire immediatamente creando dei corridoi umanitari”. “I sindaci dei comuni siciliani, che si riuniranno domani a Caltanissetta, si confronteranno anche – ha sottolineato – sulle misure da intraprendere, coinvolgendo le istituzioni internazionali, per far fronte a questa emergenza che non può ricadere solamente sulle spalle della Sicilia e dei siciliani, che hanno dato al Paese e agli osservatori stranieri, un grande esempio di generosità e umanità”.

15.15 “Venti anni fa abbiamo chiuso gli occhi davanti a Srebrenica, oggi non possiamo chiudere più gli occhi e ricordarci di certi eventi solo per le commemorazioni”. Così il premier Matteo Renzi. “Dobbiamo evitare che le persone siano schiavizzate: non possiamo pensare di dargliela vinta, avremmo una responsabilità verso la storia”, aggiunge.

15.00 “Chi ha organizzato quel viaggio della morte ha intascato tra tra 1 e 5 milioni di euro. Un racket criminale internazionale dalle proporzioni mai viste”. Lo ha detto il primo ministro maltese Joseph Muscat.

14.41 “Quello che avviene in queste ore nel Mediterraneo è molto più di un naufragio: siamo in presenza di un grave momento di crisi umanitaria che va affrontato come tale”. Così il premier Matteo Renzi in conferenza stampa con il primo ministro di Malta Joseph Muscat. L’emergenza nel Mediterraneo “va affrontata e gestita sulla base del diritto umanitario, che richiede risposta solida da parte tutta comunità internazionale”. “Nelle prossime ore – ha concluso Renzi – è fondamentale che il Consiglio europeo sia il luogo in cui la discussione possa dimostrare che non è solo un problema di Malta o dell’Italia: se hanno a cuore il destino degli essere umani, non possono accettare siano costretti a morte atroce magari chiusi a chiave in una stiva”. “Chi è impegnato nei soccorsi merita riconoscimento senza aprire alcuna polemica come tenta di fare qualche politico a caccia di voti ma a secco di cuore”, ha polemizzato il premier.

14.05 L’Oim, Organizzazione internazionale per le migrazioni, ha ricevuto tre chiamate di richiesta di aiuto da altrettante barche nel Mediterraneo al largo della Libia. Lo sottolinea il portavoce dell’ufficio italiano spiegando che, però, non sono state fornite informazioni sul numero dei migranti coinvolti o le loro condizioni.

13.05 Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando su Twitter:

 

13.04 “Sta emergendo un accordo che abbia un approccio olistico”, con l’intesa cioè di tutte le parti. Così un portavoce della Commissione europea ha sintetizzato il dibattito immigrazione. “Quello che è certo – ha ribadito – è che mantenere lo status quo non è un’opzione”. Quest’ultima strage è stata un “game changer”, un punto di svolta. È quanto riferiscono fonti Ue invitando anche tutti a mettere da parte lo scambio di accuse. Ora, sottolineano le stesse fonti, bisogna lavorare sulle linee guida di maggio per affrontare il problema con scelte “chiare e sostanziose”.

12.27 È appena terminato lo sbarco a Malta delle 24 salme dalla Nave Gregoretti. Lo rende noto un comunicato della Guardia Costiera. Confermato nuovamente, alle 12, il bilancio del naufragio avvenuto nella notte tra sabato e domenica nelle acque libiche.

 

12.20 Le condizioni di salute del migrante sopravvissuto al naufragio in Libia e ricoverato da ieri nell’ospedale Cannizzaro di Catania “sono buone”. Lo precisano dalla direzione sanitaria dell’azienda, sottolineando che il paziente è “un uomo di 33 anni proveniente dal Bangladesh”. “L’uomo ha riferito – si spiega dalla direzione sanitaria del Cannizzaro – di avere un trauma toraco-addominale e ieri è stato sottoposto a tutti gli accertamenti diagnostici. È ricoverato in via precauzionale nel reparto di malattie infettive ma non presenta alcun tipo di patologia infettiva. Era molto provato e la notte scorsa ha riposato bene. Le sue condizioni di salute sono buone”.

12.10 UN ALTRO NAUFRAGIO A RODI – Un barcone con 200 migranti è naufragato davanti alla costa orientale di Rodi, in Grecia. Lo riferiscono i media locali. Per ora sono stati recuperati tre corpi, tra cui quello di un bambino, mentre 57 sono stati messi in salvo ma si temono molte vittime.

> MOGHERINI: “IMPEDIRE CHE I BARCONI PARTANO”

11.48 “Siamo molto preoccupati. Ci sono qualche centinaio di migliaia di persone, e il dato è ottimistico, che sarebbero pronte a partire sulle spiagge del Nord Africa”. Lo ha detto Carlotta Sami, dell’Unhcr, parlando ai giornalisti nel porto di Catania. “Alcuni di questi – ha aggiunto – cercheranno di arrivare in Europa ed è meglio quindi mettere in piedi subito una strategia per affrontare tutto questo. In Europa 28 Stati membri possono gestire l’accoglienza di alcune centinaia di migliaia di persone”.

11.36 “Ieri 976. Oggi siamo a 1.000: con i 24 fermati questa notte, sono mille, infatti, gli scafisti/schiavisti arrestati in Italia“. Lo afferma il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. “Quando l’Italia può fare, fa. L’Europa faccia ciò che deve, oppure metta l’Italia nelle condizioni di fare e l’Italia saprà fare. Ci vuole un’azione immediata, energica e risolutiva. Noi siamo pronti. Oggi lo dirò al Consiglio dei Ministri d’Europa”.

11.24 “Ci hanno raccontato che a bordo del barcone c’erano tra 700 e 900 persone, la maggior parte stipati nella stiva dove sono rimasti intrappolati dopo il capovolgimento del barcone“. Lo ha detto il comandante della nave Gregoretti della Guardia Costiera, Gianluigi Bove. I sopravvissuti, tutti maschi, sarebbero complessivamente in buone condizioni di salute, anche se appaiono visibilmente provati da quanto accaduto. Sono in gran parte provenienti da paesi dell’Africa sahariana – eritrei, somali, sudanesi – ma anche dal Bangladesh. Il naufragio, secondo la ricostruzione del comandante Bove, sarebbe avvenuto sabato sera, subito dopo l’arrivo del mercantile portoghese King Jacob, che era stato dirottato in zona dalla Centrale operativa della Guardia Costiera di Roma. “La nostra nave – ha raccontato l’ufficiale – è arrivata nella zona del disastro intorno alle 2 di notte. Del barcone non c’era più alcuna traccia, tranne alcuni detriti e chiazze di nafta. Siamo riusciti a recuperare due naufraghi, mentre altri 26 erano già a bordo della nave portoghese”. Non appena saranno ultimate le operazioni di sbarco delle 26 salme la nave Gregoretti ripartirà alla volta del porto di Catania; l’arrivo è previsto in serata.

> CROCETTA: “BOMBARDARE LIBIA FU ERRORE”

10.20 Tutti e 390 i Comuni della Sicilia sono oggi in lutto dopo il naufragio della notte tra sabato e domenica nel Canale di Sicilia, tragedia dei migranti con il bilancio più grave di sempre, più di 700 vittime, 950 secondo un sopravvissuto. “L’Europa smetta di comportarsi come Ponzio Pilato e di lavarsi le mani di fronte a queste stragi di innocenti”, ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando dopo la strage, avvenuta a 70 miglia dalla costa libica, a 160 da Malta e a 180 da Lampedusa.

09.31 Fino ad ora sono state portate a terra le salme di sei migranti, subito trasferite sui carri funebri nell’ospedale Mater Dei dove saranno eseguiti gli esami autoptici. A bordo dell’unità italiana è salito anche il personale medico per valutare le condizioni dei 27 superstiti, che si trovano sotto coperta. Non appena saranno ultimate le operazioni, che potrebbero richiedere alcune ore, la nave Gregoretti dovrebbe ripartire per il porto di Catania, dove ieri è stato trasferito in elicottero uno dei sopravvissuti in gravi condizioni.

09.16 Il ministro dell’interno, Angelino Alfano, parteciperà alla riunione straordinaria del Consiglio congiunto dei ministri europei degli Esteri e degli Interni convocata a Lussemburgo con inizio alle 15.

09.13 Rapporti con Tunisia ed Egitto – Il ministro degli esteri lettone, Edgar Rinkevics, a nome della presidenza di turno Ue “invita” l’alto rappresentante Federica Mogherini “a prendere contatti con Egitto, Tunisia ed altri paesi del nordafrica per chiedere loro di esercitare più controlli per impedire alle navi di affrontare viaggi pericolosi” e “per chiedere loro la partecipazione a operazioni di ricerca e soccorso”. Rinkevics inoltre invita l’Unione africana a chiedere assistenza.

8.16 Schultz: “Fatti degli errori” – Al di là delle responsabilità politiche, l’Ue deve interrogarsi anche su quelle morali: “Non può continuare a esprimere il suo cordoglio e il giorno dopo la tragedia continuare come se nulla fosse”, ma “noi tutti dobbiamo interrogarci e chiederci se abbiamo fatto abbastanza per salvare le vite di questi profughi disperati”. A dirlo è il presidente dell’Europarlamento Martin Schulz, intervistato da Repubblica. “L’Unione europea – ha aggiunto – deve dimostrare la sua forza e utilità qui e ora. Sì, in questo momento l’Europa deve sapere rispondere. Se dovesse continuare a negarsi a questa responsabilità, la sua legittimità ne uscirebbe compromessa”.

07.51 Il nuovo molo di Isla, davanti al porto grande della fortezza de La Valletta, è affollato da centinaia di persone tra forze dell’ordine, militari, medici, giornalisti e troupe televisive. Oltre al personale dell’ospedale maltese Mater Dei in banchina si trovano anche gli operatori di “Medici senza frontiere” che proprio in questi giorni hanno stretto un accordo con l’ong maltese Moas (Migrant Offshore Aid Station) per prestare soccorso ai migranti nel Canale di Sicilia con una nave medica.

> IL RACCONTO DEI SOPRAVVISSUTI 

07.43La nave “Bruno Gregoretti” della Guardia Costiera italiana, scortata da una motovedetta maltese, ha sbarcato a La Valletta 24 cadaveri e 27 dei 28 superstiti del naufragio avvenuto davanti alle coste libiche che avrebbe causato fra 700 e 900 vittime. Un profugo, originario del Bangladesh è stato trasferito d’urgenza a Catania ed  è lui che ha riferito agli investigatori il numero delle vittime e le fasi del naufragio. Intanto proseguono le ricerche nel Mediterraneo delle vittime e di eventuali sopravvissuti mentre la Guardia costiera ha confermato il bilancio provvisorio dell’ecatombe del Canale di Sicilia, tra Lampedusa e le coste della Libia.

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