Salvini al centro di una bufera social per il tweet su Camilleri

di Redazione

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Salvini al centro di una bufera social per il tweet su Camilleri

| mercoledì 17 Luglio 2019 - 16:09

Matteo Salvini è nuovamente al centro di una bufera social. Gli utenti del web, infatti, si sono scatenati contro il ministro dell’Interno che ha espresso il suo cordoglio per la morte di Andrea Camilleri con un tweet.

Salvini al centro di una bufera social per il tweet su Camilleri

“Addio ad Andrea Camilleri, papà di Montalbano e narratore instancabile della sua Sicilia”. Queste le parole che hanno gettato Salvini nel mirino dei social. A scatenare le polemiche contro il vicepremier, il ricordo del botta e risposta dello scorso giugno fra il leghista e lo scrittore siciliano.

In quella occasione, Camilleri aveva criticato fortemente il comizio di Salvini con un rosario in mano. “Non credo in Dio – aveva detto lo scrittore -, ma vedere Salvini impugnare il rosario dà un senso di vomito”. Immediata e secca fu la replica del ministro su Facebook: “Camilleri dice che ‘Salvini che impugna il rosario mi fa vomitare’, gli dico Camilleri scrivi che ti passa”.

Anche i sostenitori del vicepremier si sono fatti coinvolgere dal battibecco a distanza avuto con Camilleri. Così si sono scatenati sui social con messaggi e commenti carichi di dure invettive e numerosi insulti nei confronti dello scrittore siciliano.

 

 

Le reazioni degli utenti

Dopo il tweet di Salvini che dice “addio” al Maestro Camilleri, gli utenti si sono scatenati contro di lui, accusandolo di essere un “ipocrita” e un “provocatore”.

“Non hai avuto rispetto di lui da vivo dovresti solo vergognarti di onorarlo da morto!!!”, “se c’era una volta, UNA VOLTA, nella vita che potevi non scrivere niente e stare zitto, era in questa occasione”, “come telegramma può andare. Ma a volte il silenzio è d’oro“, sono solo alcuni delle decine di commenti comparsi sotto il tweet del ministro. Ma non tutti scrivono per contestarlo. Fra gli utenti c’è infatti anche chi apprezza il gesto: “Fu un suo tenace oppositore – scrive ad esempio Francesco – e il fatto che lei ugualmente lo ricordi dimostra che la Cultura può superare ogni barriera eretta dalla Politica”.

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